mercoledì 20 febbraio 2008

Scusate il silenzio..

..ma sto sotto laurea.
Al 28 febbraio..
forse se mi va il 24, dopo la Roma-Ostia..
Ciao

domenica 10 febbraio 2008

Lost


Ieri ho visto la seconda puntata della 4° stagione di Lost insieme ai Lostisti Anonimi (Gaia, Manuela e Marco).
E' sempre più complicato districarsi tra teorie che ti si smontano davanti e altre, di nuove, che ti aprono infiniti ed intonsi orizzonti. E poi c'è internet che ti riempe di altri dubbi.
Bellissimo usare così tanto la fantasia, ma che fatica!

lostmania
darkufo

venerdì 8 febbraio 2008

Che splendida giornata

Che giornata, che giornataa!!
Sveglia alle 9, poi alla pineta di Ostia, 10 km, 1 oretta di allenamento e poi mare, col giaccone ma il sole estivo. All'una esce Gaia dal lavoro e mangiamo insieme.
Che giornata, che giornataa!!

Periodo Pineta


Con queste belle giornate quando vado a correre penso solo alla Pineta.
Ieri ho fatto un medio-lungo di 16,5 km in 1 ora e 39", domani ne farò una decina (di km).

ciao

domenica 3 febbraio 2008

Trofeo Maratoneta 2008


Sono uscite le prime classifiche del Trofeo Maratoneta 2008 del Marathon Club Roma (la mia squadra) curate dal presidentissimo Roberto Tognalini.

Non sto, come potete notare, tra i primi.. Ma la mia carriera è appena iniziata, datemi tempo!


Ciao


Davide



Una storia


Navigando sul web ho trovato questo aneddoto, una bella storia che fotografa l'orgoglio giapponese e la forza della maratona.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Shizo Kanakuri
Shizo Kanakuri (in giapponese 金栗 四三 Kanaguri Shisō; anche Shizō Kanakuri o Shizo Kanaguri; nato il 20 agosto 1891 in Harutomi, Kumamoto; † 13 novembre 1984) è stato un maratoneta giapponese e uno dei primi corridori su pista e su strada di valore internazionale del Giappone.
Il suo nome è legato a un clamoroso episodio avvenuto durante lo svolgimento della Maratona (sulla distanza di km 40,2) delle Olimpiadi del 1912 in Svezia, a Stoccolma (Shizo Kanakuri fu uno dei due atleti giapponesi a prendere parte a quella edizione delle Olimpiadi).
La sua avventura olimpica fu resa possibile grazie ad una raccolta di fondi organizzata dalla Scuola Normale Superiore di Tokyo (Tokyo Normal Higher School), antenata dell'attuale Università di Tsukuba, presso la quale il giovane studiava: alla fine della "colletta", a cui parteciparono facoltà, studenti, laureati, professori e lo stesso preside Jigoro Kano (il fondatore del judo) venne raccolta la considerevole somma di oltre 2000 yen dell'epoca (attualizzabili a circa 25 milioni di yen, qualcosa come più di 154 mila euro). Buona parte della somma occorse per il viaggio che si svolse dal Giappone, da cui partì il 16 maggio in treno da Shinbashi per Tsuruga; da qui si imbarcò per Vladivostok da cui prese la Transiberiana per Mosca; dopo 18 giorni di viaggio, il 2 giugno, finalmente, da Mosca arrivò a Stoccolma.
La gara si svolse il 14 luglio in condizioni meteorologiche particolarmente difficili per l'elevata temperatura (32° Celsius) e per l'assenza, come d'uso per il rigido regolamento dell'epoca, di ristori durante la corsa; il portoghese Francisco Lazaro perse addirittura la vita a causa della disidratazione.
Shizo Kanakuri riuscì a mantenere un buon ritmo di gara (era accreditato della migliore prestazione mondiale dell'epoca: 2h:32m:45s - la gara sarà vinta con un tempo di oltre quattro minuti superiore) posizionandosi alla testa della corsa affianco al sudafricano McArthur (il vincitore finale della Maratona, che verrà accusato dal suo connazionale Gitsham di aver violato il patto di attenderlo mentre si dissetava). Al 30° km circa, ancora in buona posizione, Shiro Kanakuri si fermò per bere, pare un bicchiere di succo di lampone (altre fonti indicano di arancia) offertogli da uno spettatore che osservava la gara dal proprio giardino, nei pressi del paese di Sollentuna. Il caldo e la spossatezza lo indussero ad accettare l'invito di riposarsi per qualche minuto al fresco all'interno della casa. La sosta gli fu fatale: sedutosi su una poltrona si addormentò profondamente. Al suo risveglio la gara era finita da molte ore e la polizia, allertata dai giudici di gara, lo cercava lungo tutto il percorso. Alla fine fu dichiarato scomparso, e in Svezia non si ebbero più sue notizie.
Sul rientro in Giappone e sul destino di Shiro Kanakuri negli anni successivi esistono versioni divergenti.
Quel che è certo è che il suo nome rimase proverbiale in Svezia e nel 1962 un giornalista della televisione svedese venne mandato in Giappone per scoprire che fine avesse fatto. Lo trovò, pare, che insegnava geografia nella città di Tamana.
Nel 1967 in occasione del 55° anniversario delle Olimpiadi venne invitato a Stoccolma per concludere la sua Maratona. Il settantaseienne atleta riprese a correre da dove, mezzo secolo prima, si era addormentato e tagliò infine il traguardo fermando i cronometri sul tempo irripetibile di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti, 20 secondi e 3 decimi.

sabato 2 febbraio 2008

Premio D eci e lode

Premio D eci e lode

Ringrazio Il Gobb che mi ha premiato con questo riconoscimento! Leggete!

Cos’è il “D eci e lode”?
A detta del suo ideatore il “D eci e lode” è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone. Un premio ai contenuti, insomma.

Come si assegna?
Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione (è o non è abbastanza elastico e libero?!) sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l’istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il “Premio D eci e lode” si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.

Le regole?

* Esporre il logo del “Premio D eci e lode”, che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E’ un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore;
* Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;
* Se non si lascia il collegamento a questo post già inserito nel codice html del premio provvedere a linkare questa pagina;
* Inserire il regolamento;
* Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.

Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.

Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i “Premio D eci e lode” che vuole e quando vuole (a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.

A chi giro il premio?

Sicuramente a Il Gobb
oltre che immenso artista e fine critico di attualità è anche un ottimo maestro di computer!

e poi ci penserò, è solo da 2 settimane che sono entrato nel mondo del blog!

Ciao

Thaveethe

venerdì 1 febbraio 2008

10.8 km in scioltezza..


Buon allenamento oggi. Da via Paolo Stoppa (guarda in alto) in giro per il quartiere. Non mi andava di partire, per niente ma poi, una volta partito, non mi volevo fermare più!

10,8 km in 58' 13"

ciao